Il singhiozzo è un disturbo molto fastidio che prima o poi colpisce tutti quanti ed è causato da una contrazione involontaria del diaframma. Quest’ultimo è il muscolo che sperare il torace dall’addome e che svolge una funzione molto importante per la respirazione. Ogni contrazione avviene a distanza di pochissimi secondi e dalla chiusura improvvisa delle corde vocali, che produce il suono “hic”. Il singhiozzo può ripetersi anche più volte al minuto.
Il nome medico del singhiozzo è flutter diaframmatico sincrono, mentre il termine noto deriva dal latino singult; come abbiamo detto il singhiozzo è caratterizzato da un ritmo costante nel tempo e può verificarsi un solo episodio occasionale che va da una durata limitata a pochi minuti, oppure può comparire più volte in un determinato periodo. Vediamo insieme quali sono le cause.
Le cause
Il singhiozzo è un fenomeno molto comune ed estremamente fastidioso, che può colpire soggetti di tutte le età, compresi i neonati. Tra le cause più frequenti abbiamo:
- pasti troppo abbondanti e/o consumati troppo velocemente,
- cibo piccante,
- bevande gassate,
- gonfiore di stomaco,
- abuso di alcolici,
- fumo,
- bruschi sbalzi di temperatura,
- tosse,
- risate,
- eccessiva ingestione di aria (masticando gomme),
- forti emozioni.
Se invece, il singhiozzo tende a durare per più di 48 ore è probabile che la causa sia una patologia e, fra quelle più note, abbiamo:
- Cause gastrointestinali, come ad esempio: ernia iatale, reflusso gastroesofageo, colon irritabile;
- Cause respiratorie, come ad esempio:asma e polmonite;
- Cause legate al sistema nervoso centrale, come ad esempio: ictus, tumore al cervello, encefalite, sclerosi multipla e lesioni traumatiche cerebrali.
- Cause legate all’irritazione del nervo vago (che controlla il diaframma), come ad esempio: presenza di tumore, mal di gola e meningite.
Come farlo passare
Il fenomeno del singhiozzo solitamente va via senza alcun tipo di terapia ma, se così non dovesse accadere, è molto probabile che la causa vada individuata nella presenza di un altro disturbo. In questi casi è necessaria una corretta diagnosi, per capire qual è il trattamento più adatto. In linea generale i primi tenetevi che vengono fatti, anche se la diagnosi non è chiara, sono farmacologi, per esempio con:
- clorpromazina o aloperidolo, farmaci antipsicotici,
- metoclopramide (Plasil®), un farmaco antinausea,
- baclofen (Lioresal®), miorilassante,
- gabapentin, antiepilettico.
In ogni caso il farmaco può essere prescritto anche al termine del percorso diagnostico, nel caso in cui non fosse emerso nulla di così anomalo.
Rimedi fai da te
Oltre ai farmaci è possibile far passare il singhiozzo tramite rimedi naturali come:
- bere acqua ghiacciata,
- trattenere il respiro,
- mordere un limone,
- mangiare pane secco,
- starnutire,
- mangiare un cucchiaino di zucchero,
- assaggiare piccole quantità di aceto,
- respirare in un sacchetto di carta appoggiandolo alla bocca (NON infilandolo dalla testa),
- appoggiare le ginocchia al petto,
- farsi spaventare,
- appoggiarsi in avanti per comprimere il petto.