La stitichezza è una problematica che attanaglia moltissime persone. Normalità vuole che si debba evacuare più di tre volte a settimana (giornalmente, meglio ancora), ma qualora si verificasse il contrario potrebbe essere dovuto ad altre patologie (ad esempio emorroidi, meteorismo, mal di stomaco e gonfiore addominale).
Il medico per cercare di risolvere la stipsi va ad effettuare una ricerca sull’alimentazione che, molto probabilmente, si scopre non idonea per il nostro organismo. Per salvaguardare il proprio benessere personale si consiglia comunque di agire per tempo perché regolarizzando l’intestino si aiuterebbe a rimettere in sesto il sistema.
Conseguenze della stitichezza
Come abbiamo già detto la difficoltà ad evacuare va ad incidere sullo stomaco e sull’addome, ma potrebbero anche scaturire problematiche più importanti come scariche diarroiche. Per questa ragione la miglior cosa da fare sarà quella di seguire una dieta bilanciata; evitare alcuni cibi allevierà la stipsi.
Cibi, quali evitare e quali assumere
La prima cosa da fare è quella di iniziare a bere maggiormente (se non si è abituati, sarà il caso di farlo gradualmente). Tra i cibi da eliminare dalla propria alimentazione, invece, troviamo riso, carote, banane, patate e limoni. Non abbiamo considerato i formaggi morbidi e, da evitare se possibile, gli alcolici.
Tra i cibi consigliati troviamo spinaci, fagiolini, carciofi, zucchine, minestrone e verdura cotta oppure cruda. Nel caso in cui non amiamo mangiare queste cose, anche il Kiwi, le prugne, le albicocche o le pesche aiuterebbero. Farsi seguire da un nutrizionista, in questi casi, è comunque fortemente consigliabile. Per la stitichezza bisogna consumare 5 pasti al dì ed è per questa ragione che ci si deve affidare ad un esperto per ponderare bene il tutto in base al proprio fabbisogno.