Si chiama serotonina ma, comunemente, è conosciuto come “l’ormone della felicità”. Molto utile per poter contrastare la depressione, la fame nervosa, l’insonnia ed altri disturbi più o meno frequenti, la serotonina può essere “stimolata” mediante l’assunzione di alimenti che ne favoriscono l’insorgenza in maggiori quantità. Cerchiamo allora di saperne di più, e comprendere in che modo assumere prodotti omeopatici che possano aumentarne i valori.
Cosa è la serotonina
La serotonina agisce nel sistema nervoso centrale in qualità di neurotrasmettitore, “portando” da una cellula nervosa all’altra una mole di informazioni piuttosto eterogenee: dalla percezione della stanchezza o dalla fame, fino ad arrivare al desiderio sessuale. Insomma, un “portatore” di sensazioni che, a ben vedere, condiziona il nostro umore generale.
Nel nostro organismo due sono i fondamentali produttori di serotonina: il sistema nervoso centrale, e il sistema gastrointestinale. Ma non solo: questo elemento è infatti contenuto anche nelle piastrine che intervengono nei processi di coagulazione del sangue (scongiurando ad esempio il rischio di emorragie) le quali, tuttavia, non producono l’ormone, ma si limitano a catturarlo durante la circolazione sanguigna.
Cosa fa la serotonina
Stabilito cosa è – e dove si trova – cerchiamo di capire cosa faccia la serotonina per il nostro organismo. In linea di massima, questo ormone interviene in alcuni processi in grado di coinvolgere il sistema nervoso centrale e quello gastrointestinale. Tra le sue principali conseguenze:
- Azioni inibitorie a livello del sistema nervoso centrale (agisce sui ritmi sonno – veglia, sul comportamento sessuale e personale, sulla percezione del dolore, e così via).
- Aggregazione delle piastrine per la coagulazione del sangue
- Stimolazione della peristalsi gastrointestinale (attiva la muscolatura delle pareti dello stomaco e dell’intestino)
- Promozione del rilascio di ossitocina e prolattina, gli ormoni dell’allattamento.
Quanta serotonina dobbiamo “produrre”
Per “stare bene” è necessario produrre un livello di serotonina che assicuri la sua presenza nel sangue in soglie comprese tra 101 e 283 ng/ml. La carenza sotto i livelli consigliati potrebbe infatti favorire cattiva memoria, depressione, emicrania, attacchi di panico, disturbi della personalità, eiaculazione precoce, fame, ipertensione, insonnia.
Come integrare la serotonina con l’omeopatia
La serotonina può essere favorita dall’assunzione di specifici alimenti ricchi di triptofano, come il cacao, le banane, le verdure a foglia verde, le noci, le mandorle e tanto altro. Se tuttavia l’apporto da alimentazione non dovesse essere sufficiente, si può intervenire con l’assunzione di prodotti omeopatici, molto utili per lievi disturbi dell’umore, leggeri stati di ansia e di depressione.
I più diffusi prodotti per la serotonina omeopatica sono gli integratori di triptofano, un amminoacido precursore del nostro neurotrasmettitore, che generalmente viene combinato a vitamine e minerali.
In ogni caso, attenzione a non esagerare con la serotonina, visto e considerato che livelli troppo elevati potrebbero essere controproducenti, conducendo alla c.d. “sindrome serotoninergica – SS”, caratterizzata da problemi alla sfera cognitiva (emicranie, allucinazioni, disturbi comportamentali, agitazione, confusione), alla sfera vegetativa (tachicardia, sudorazione, diarrea, nausea, brividi) e alla sfera somatica (contrazioni muscolare, tremori).