Gli alveoli polmonari sono riprodotti in 3D su chip, per studiare le malattie dei polmoni e testare più rapidamente nuove terapie: tante le possibili applicazioni, che vanno dallo studio degli effetti del fumo di sigaretta fino alla ricerca su Covid-19. Il risultato è pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital a Boston, negli Stati Uniti. “Questo modello delle basse vie respiratorie è unico nel suo genere”, spiega il bioingegnere Y.
“Per quanto riguarda Covid-19 – aggiunge Zhang – abbiamo avuto tempi strettissimi per sviluppare terapie. Nel futuro, se avremo pronti questi nuovi modelli di studio, potremo usarli per sperimentare nuove cure in situazioni di emergenza in cui la possibilità di fare sperimentazioni cliniche è limitata”.