I reni, dalla caratteristica forma simile a quella di un fagiolo, sono una coppia di organi posti su entrambi i lati della colonna vertebrale, lunghi indicativamente tra i 10 ed i 12 centimetri, e caratterizzati da un colore tendente al rosso scuro. Il compito principale dei reni è filtrare il sangue e produrre urina, ma, come scopriremo, le funzioni di tali organi sono in realtà molte, e tutte ricoprono compiti di straordinaria importanza.
Tali organi hanno il compito di eliminare i “rifiuti” presenti nel sangue (lasciando solo le proteine e le cellule del sangue), e di espellere i liquidi in eccesso dal nostro corpo, preservando così l’equilibrio idrosalino. Il sangue che raggiunge i reni, infatti, viene filtrato, ed i rifiuti trasformati in urina, tale sostanza viene prima trasportata nell’uretere e poi nella vescica per essere eliminata. Attraverso l’urina dunque vengono rimosse le sostanze di scarto, mantenendo così il perfetto equilibrio di acqua e sali minerali come sodio, calcio, fosforo e potassio. Il sangue filtrato ritorna poi in circolo, portando ossigeno e nutrienti alle nostre cellule. Tale processo si ripete quotidianamente ben oltre le 40 volte, ed è perciò cruciale che i reni funzionino al meglio. Vediamo dunque le principali patologie che possono colpire i due organi e come curarli al meglio.
Le patologie che colpiscono i reni
Quando i reni non sono in grado di svolgere le loro funzioni l’acqua in eccesso e le scorie si accumulano nel sangue. Ne deriva non solo un incremento dei valori delle pressione arteriosa, ma anche un forte accumulo di liquidi nei tessuti corporei. La più grave patologia che può colpire i reni però è l’insufficienza renale, in particolare quella cronica. L’insufficienza renale comporta il mancato funzionamento di uno o entrambi i reni, può essere temporanea e svilupparsi rapidamente (acuta), mentre altre volte è una condizione cronica, che peggiora lentamente nell’arco di mesi o anni diventando via via sempre più pericolosa.
L’insufficienza renale è lo stadio più grave della malattia renale in quanto può essere assolutamente fatale per chi ne soffre. A causa di questa condizione il sangue che raggiunge le cellule non è adeguatamente privo delle sostanze di scarto, ciò comporta una produzione di globuli rossi inferiore a quella necessaria, facendo insorgere, tra le tante cose, forme di anemia. Alti livelli di scorie nel sangue possono inoltre danneggiare le cellule nervose del cervello, danneggiare gli arti, causare pericardite (infiammazione della membrana che protegge il cuore), e acidosi. Tale condizione risulta particolarmente pericolosa proprio perché nella fase iniziale non da forti segni della sua presenza, procurando sostanzialmente fastidi nulli a chi ne soffre.
Quali sono le terapie per affrontare l’insufficienza renale?
Il medico può utilizzare una varietà di test per valutare la funzionalità dei reni e diagnosticare l’insufficienza renale, le analisi delle urine e del sangue sono due chiari esempi. Attraverso tali analisi si può infatti chiaramente osservare quante sostanze di scarto sono ancora contenute nel sangue, oppure si potrà valutare la “qualità” dell’urina prodotta attraverso le analisi in laboratorio. Una volta stabilita l’esistenza dell’insufficienza renale si potrà intervenire con una terapia farmacologica, che, se non sufficiente, potrà addirittura essere sostituita dal trapianto renale.
Come salvaguardare i nostri reni
Possiamo adottare misure per aiutare a preservare la salute renale, abitudini sane possono infatti rallentare la velocità con cui i reni perdono la loro capacità di funzionare correttamente. Bisognerebbe dunque non solo fare controlli più frequenti, ma anche evitare di fumare, di mangiare cibi con troppo sodio, e tenere a bada i livelli di pressione sanguigna.