Oggi possiamo dire che l’insonnia è un disturbo che colpisce un italiano su cinque. Dopo anni di pandemia la situazione è decisamente peggiorata e diventata più complessa, tant’è che le persone che soffrono di ansia, stress e dipendenze sono davvero tante. La prima cosa da fare è agire su questo problema per il bene della propria salute e anche perché le conseguenze possono essere pesanti e colpire ogni organo. Per fortuna è nato un nuovo farmaco contro l’insonnia.
In realtà per parlare di insonnia vera e propria bisogna capire se i disturbi del sonno durano da almeno tre mesi. Se così fosse i pazienti farebbero molta fatica ad addormentarsi, oppure hanno risvegli anticipati. Il sonno viene interrotto da frequenti risvegli e problemi nel riaddormentarsi. L’insonnia ha poi un grande impatto sulle giornate, si manifesta infatti, un generale peggioramento della qualità della vita.
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L’orexina, il nuovo farmaco contro di essa
Dopo una serie di studi i ricercatori hanno scoperto un nuovo farmaco in compresse che agisce contro l’insonnia, e di conseguenza contro l’orexina. Si tratta principalmente di un neurotrasmettitore fondamentale per la regolazione del ritmo sonno-veglia e dell’appetito. Questa nuova terapia è stata anche al centro del 24esimo Congresso nazionale della Società italiana di neuro-psico-farmacologia (Sinpf).
Durante questo congresso gli esperti hanno parlato di due studi importanti, che hanno confermato l’efficacia e la sicurezza di questo farmaco. Il primo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet mentre il secondo è stato pubblicato sulla rivista scientifica Sleep Journal.
Questo nuovo farmaco appartiene alla famiglia dei Dora (la sigla di Dual Orexin Receptor Antagonists) e si chiama daridorexant. Praticamente è un antagonista in grado di agire direttamente sul neurotrasmettitore orexina, riuscendo a bloccare l’attività sui due recettori importanti. Poi ci sono anche altri farmaci, quelli tradizionali, come le benzodiazepine, che incidono sul sistema del GABA, calmano il paziente attraverso il sistema dell’istamina. Ancora, ci sono anche farmaci che agiscono sulla melatonina.