Tabacco e salute non vanno d’accordo, si sa, ma davvero una sigaretta evitata può cambiare la vita? Ad ogni modo smettere di fumare non è facile soprattutto per i fumatori accaniti, ma nulla è impossibile. In questi ultimi anni però, nonostante siano state inventate diverse alternative per evitare l’uso di sigarette il consumo di tabacco rimane tra i più alti. Neanche i prezzi sempre in continuo aumento dei pacchetti di sigarette, infatti, è riuscito a rallentarne l’utilizzo.
Il rischio di tumore
“Smettere completamente di fumare, o non iniziare proprio, è sempre la scelta migliore”, dice Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, professore all’università di Siena, presidente del Fonicap (Forza operativa nazionale contro il cancro del polmone) e docente Consulcesi Club. “Ma se si fuma di meno, il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni diminuisce”.
Cosa provoca il cancro
“Il cancro del polmone – spiega – è causato dall’accumulo di sostanze cancerogene che provocano un danno genetico. Se le sostanze cancerogene entrano nell’organismo saltuariamente, sarà necessario più tempo per creare il danno, e quindi il rischio di tumore sarà minore. Una sigaretta a settimana allora fa decisamente meno danni di una al giorno“. “Poi – conclude Giordano – la patologia dipende da diversi fattori, come l’esposizione al fumo passivo, a metalli pesanti o alle polveri sottili presenti soprattutto nelle aree molto inquinate. Senza dimenticare il ruolo della fragilità genetica del paziente: per questo ci sono grandi fumatori che muoiono a più di 90 anni per cause del tutto diverse e persone che non hanno mai fumato che sviluppano ugualmente il tumore”.